Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività di impresa

Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività di impresa

Dal 02 febbraio è possibile avviare la domanda per l’accesso al Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività di impresa istituito dal Decreto Rilancio.

Il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 20.01.2021 fornisce tutte le indicazioni e gli schemi per l’accesso al Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività di impresa.

L’obiettivo del Fondo è agevolare la ristrutturazione delle imprese in difficoltà, che possono così beneficiare di un sistema di aiuto economico a tutela della continuità d’impresa e dell’occupazione.

Il MISE stabilisce inoltre le modalità ed i termini per la presentazione della domanda.

La domanda dovrà essere compilata esclusivamente in forma elettronica, secondo i formulari e le condizioni che si trovano on line sul sito di Invitalia.

Chi sono i beneficiari

Gli interventi riguardano le imprese con sede legale ed operativa sul territorio nazionale, che si trovino in una condizione di crisi economico finanziaria e che presentino le seguenti condizioni:

  • Aver avviato un confronto presso la struttura per la crisi d’impresa del MISE
  • Essere titolari di marchi storici di interesse nazionale
  • Essere costituite in forma di società di capitali ed avere oltre 250 dipendenti
  • L’impresa deve inoltre detenere beni e rapporti di rilevanza strategica per l’Italia

Per poter accedere al Fondo, la domanda dovrà contenere un programma di ristrutturazione che presti particolare attenzione soprattutto ai punti relativi alla salvaguardia dell’occupazione, nonché alla prosecuzione dell’attività d’impresa.

Non di meno, saranno valutate le capacità imprenditoriali, l’analisi della situazione di crisi, i costi della ristrutturazione, ogni azione volta allo sviluppo dell’attività ai fini della redditività e della tutela occupazionale.

Si specifica inoltre

“il Fondo consente allo Stato attraverso Invitalia di poter entrare nel capitale delle aziende in crisi per un ammontare massimo di 10 milioni di euro e per un periodo non superiore a 5 anni. L’intervento nel capitale di rischio dovrà essere accompagnato da un apporto di investitori privati per almeno il 30%”.

Oltre all’intervento nel capitale di rischio, è stato previsto un contributo a fondo perduto per il mantenimento di almeno il 70% dei posti di lavoro.

Il Fondo ha una disponibilità di 300 milioni di euro per il 2020, rifinanziata con ulteriori 250 milioni per l’anno in corso.

Giorgio Toffoli

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