debiti e crisi d'impresa

Debiti e crisi d’impresa novità importantissime

Natale è appena passato e quasi non ci siamo accorti di un grande regalo che abbiamo ricevuto.

Debiti e crisi d’impresa sono tematiche delicate, di cui non si vorrebbe mai parlare ma che, in qualche modo vanno affrontate, con serenità.

E’ quasi scontato parlare della grave crisi causata dalla pandemia, la percepiamo quotidianamente, purtroppo però, potrebbe essere l’origine di molti guai.

Moltissime attività economiche hanno chiuso o stanno pensando di farlo. Molti piccoli imprenditori non sanno come affrontare la quotidianità, figuriamoci il futuro. Ha senso proporre nuovo credito o fonti di finanziamento?

Sappiamo bene che spesso mettere la cosiddetta pezza, rappresenta solo una soluzione temporanea, il debito prima o poi busserà alla porta e vorrà essere ripagato.

Posso davvero uscire dal vortice dei debiti e dalla crisi anche se non riesco a pagare tutto?

SI.

Il Decreto Ristori anticipa le importantissime novità sul fronte debiti e crisi d’impresa.

Questo è il grande regalo ricevuto, cerchiamo di capire perché è così importante e cosa può rappresentare per molte persone che non riescono ad uscire dal lunghissimo tunnel dei debiti.

Il 25 dicembre scorso entra in vigore la Legge 176/2020 che modifica profondamente la Legge 3/2012.

La Legge 176/2020 anticipa di fatto una parte del nuovo Codice della Crisi che entrerà in vigore da settembre 2021.

La Legge interviene proprio nel momento opportuno, in un momento di grave emergenza che coinvolge un sempre maggior numero di persone.

Il Legislatore allarga le maglie della complessa normativa della L. 3/2012, in passato troppo spesso si prestava ad interpretazioni o scoraggiava i debitori per le difficoltà nella sua applicazione.

Adesso ci sono tutte le premesse per risolvere situazioni di sovraindebitamento per moltissime famiglie, consumatori, piccole imprese e professionisti, permettendo loro di ripartire e ritrovare serenità.

Quali sono le novità di maggior rilievo?

  • Introdotto il cosiddetto sovraindebitamento familiare, dando la possibilità ai membri di una stessa famiglia convivente di presentare un’unica procedura, riducendo quindi tempi e costi.
  • Più ampia definizione del termine “consumatore”, includendo anche soci di società di persone e quindi illimitatamente responsabili per sovraindebitamento generato da debiti personali.
  • Chiarito il principio della meritevolezza, che troppo spesso limitava o escludeva l’accesso alla procedura di esdebitazione. Oggi, la meritevolezza non viene riconosciuta solo nei casi di frode, colpa grave, malafede.
  • Stabilite sanzioni per i creditori che abbiano causato o aggravato l’indebitamento. Questa novità è di grande rilievo, poiché si spera scoraggi la concessione di crediti facili che creano spesso danni ed esclude il sovraindebitato dai problemi relativi alla meritevolezza.
  • Possibilità di accesso all’esdebitazione per il debitore incapiente (privo di patrimonio), ovvero la persona fisica che non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, nemmeno in una prospettiva futura. Finalmente vengono così definitivamente abbattute le barriere della precedente interpretazione della norma.
  • Fra i debiti ristrutturabili, viene introdotta anche la cessione del quinto.

Mara Stinat

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